Strade serbe degli Imperatori Romani
- 09/03/2014
Lontano da Roma, sul Danubio imprevedibile, l’impero Romano ha stabilito la sua frontiera, il Limes. Una fila di fortificazioni collocate lungo la strada dove le legioni marciavano contro le tribù barbare oltre il fiume. Commercianti e artigiani hanno seguito l’esercito e presto, lungo le vie di comunicazione più importanti, sono state fondate delle città. La Moesia Superior e la Pannonia Inferior, partendo dal III secolo in duecento anni si sono trasformate da province di confine a centro delle vicende dell’Impero. L’Illirico e le sue valorose truppe inoltre hanno dato alla luce diciassette imperatori che avrebbero governato l’Impero durante gli anni delle crisi più profonde. Nati nelle ricche città del confine o nelle lande desolate dell’entroterra, alcuni hanno cambiato il volto del mondo conosciuto fino ad allora.
Il fatto che sedici imperatori romani (l’accertamento della nascita del diciassettesimo è ancora in corso di studi) siano nati in Serbia, è testimonianza del’importanza del territorio della Serbia attuale ai tempi dell’Impero Romano.
Felix Romuliana a Gamzigrad – Casa dell’Imperatore
Sullo spazioso altipiano vicino Gamzigrad, circondato dalle incantevoli montagne della Serbia meridionale, si estende “Felix Romuliana”, il palazzo imperiale di Gaio Galerio Valerio Massimiano, costruito tra il III e il IV secolo. Galerio ha costruito questo palazzo imperiale per sé e per la sua madre Romula, dalla quale il palazzo aveva preso il nome.
Vicino al palazzo sul monte Magura, Galerio deceduto prematuro fu elevato agli onori divini insieme alla madre con il rito religioso dell’apoteosi. Questa è stata l’ultima celebrazione dell’apoteosi nella storia dell’umanità.
Felix Romuliana è il miglior esempio conservato della tradizione architettonica dei palazzi romani. In passato, il palazzo era circondato da una muraglia a difesa dalle incusioni dei barbari. Nella città erano: il palazzo imperiale, un piccolo tempio, un grande tempio, terme, l’Horreum,…
Nel 2007, “Felix Romuliana” è stata iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
Viminacium – lumen meum! (luce mia)
Viminacium è stata una delle più importanti città romane e sede di accampamenti militari dal I al IV secolo. L’abitato civile vicino all’accampamento durante il governo di Adriano (117-138) ottiene lo status di “municipium romanum”, città con elevato grado di autonomia. Durante il governo di Gordiano III (239), la città ottiene lo status di colonia dei cittadini romani, ed anche il diritto di coniare moneta. Lo status di colonia è lo status più importante che una città poteva ottenere entro i confini dell Impero Romano. Viminacium è stata più volte scelta per raggruppare gli eserciti e punto di partenza per molte guerre.
La posizione alla confluenza della Mlava nel Danubio rende agevole lo sviluppo dell’economia. Le meravigliose scoperte ritrovate nelle necropoli intorno alla città (fino a oggi sono state ritrovate più di 14.000 tombe) confermano la grande ricchezza dei loro abitanti, e gli affreschi nelle tombe sono il culmine dell’arte tardo antica.
La città è stata più volte devastata dalle invasioni di Goti, Unni e in ultimo Avari. Entro e intorno alla città sono stati scoperti l’anfiteatro, gli edifici monumentali e tracce di infrastrutture sviluppate, tra cui strade, acquedotti, fognature e terme lussuose.
Le scoperte finora ritrovate hanno sicuramente confermato l’importanza di Viminacium come la capitale più grande in questa parte del confine sul Danubio.
Sirmium – la capitale della Pannonia e dell’arte oratoria
Fondata nel I secolo d. C. Sirmium ha raggiunto il suo apogeo nel III secolo, quando venne eletta una delle quattro capitali dell’Impero (294). La rete delle strade, degli acquedotti e delle fortificazioni militari, nonché i resti del palazzo imperiale, delle terme, dei teatri, dell’ippodromo, dimostrano che questa città è stata il centro (accampamento dei legionari, città imperiale e centro vescovile) dell’antica provincia romana di Pannonia. All’epoca, Sirmium è stata uno dei più importanti centri commerciali e di scambio dell’Impero.
Più tardi, Sirmium diventa uno dei centri del primo Cristianesimo, ma anche il luogo del martirio dei cristiani. Ne sono testimoni i resti ben conservati della basilica cristiana nel centro della città. Sulla piazza Zitno, sui resti del quartiere degli artigiani dell’epoca Romana, ogni anno nel mese di giugno si svolge il Festival dell’arte oratoria, in ricordo della fama che questa città aveva.
Alla fine del IV secolo, Sirmium ha condiviso il destino di tutto l’Impero devastato dall’avanzata degli Unni, dei Goti e dei Gepidi.
Singidunum – crocevia delle strade e delle civiltà
Belgrado, la capitale della Serbia, è senza dubbio una delle metropoli europee con una posizione geografica straordinaria. Collocata sulle sponde di due grandi fiumi, la Sava e il Danubio, sui pendii dei monti balcanici che toccano la Pianura Pannonica, la città è d sempre crocevia di strade importanti e luogo di grande rilevanza strategica. Questa posizione ha dato a Belgrado quasi sempre dei grandi vantaggi, ma è stata anche ragione di conflitti e devastazioni.
Tra gli strati archeologici di molte epoche l’eredità romana di Belgrado è di particolare importanza.
Sulle fondamenta di una città celtica, agli inizi del I secolo i Romani hanno eretto un accampamento militare e un centro abitato, Singidunum. La città ha raginto il suo apogeo durante la permanenza della IV legione di Flavio. Allora divenne “municipium romanum” (città con elevato grado di autonomia) e successivamente ha ricevuto anche lo status di colonia romana.
Importanti resti romani si trovano sopratutto nella fortezza di Belgrado, nel parco di Kalemegdan, ma anche nel centro della città. Per secoli, la città ha vissuto con la memoria dei tempi romani. Tanto che una delle attrazioni turistiche della fortezza di Belgrado si chiama “Pozzo romano”, pur risalendo al periodo decisamente posteriore a quello romano.
Naissus – il luogo di nascita del primo imperatore cristiano
La città di Naissus è il luogo di nascita di Costantino il Grande, l’imperatore grazie al quale il Cristianesimo ottenne la libertà di culto. grazie ai suoi numerosi soggiorni nei Balcani, tra il 317 e il 334, la città ha accresciuto la sua importanza sino ad essere considerata la principale residenza imperiale.
La periferia più celebre e nota di Naissus antica era Mediana, nella quale Costantino il Grande costruì un complesso economico ed una zona residenziale con ville lussuose. Inoltre, grazie alla posizione strategica lungo la strada mercantile e alla costruzione, nel IV secolo, di un’officina per la lavorazione delle armi e di una per la realizzazione di vasellame in argento, Naissus ottenne un veloce sviluppo dell’economia locale.
Fino a oggi sono stati scoperti circa 80 edifici appartenenti a Mediana antica, inoltre, quasi tutti sono ornati con ricchi e ben preservati mosaici. La struttura principale della città era la villa che conteneva al centro il peristilio con il pavimento a mosaico. Accanto si trovavano le terme e il granaio come anche sistema per il rifornimento dell’acqua con un acquedotto e una torre per l’acqua.
Magnum est stare ed Danubii ripe
Da sempre il Danubio dona la vita agli abitanti delle sue sponde. Da più di 10 mila anni, una civiltà succedeva un’altra sui suoi argini.
Nell’epoca degli imperatori romani il corso di questo potente fiume era la strada creata dalla natura che in alcune parti, come la gola di Djerdap, diventò un ostacolo naturale. Tanto ché sulle sue sponde è stato eretto il Limes, una frontiera con il sistema delle fortificazioni per proteggere l’Impero dalle invasioni barbariche. Diana e Pontes sono le più grandi di queste fortificazioni. Ma è stata costruita anche una strada che forse propiro qui esprime nella maniera più emblematica la forza di Roma su questi territori. La strada è stata terminata sotto l’Imperatore Traiano nell anno 100 e in questa occasione è stata scolpita un’iscrizione nella parete della montagna a lui dedicata, la Tavola di Traiano. La famosa Tavola di Traiano oggi si può ammirare solamente dal fiume, a bordo di un’imbarcazione. A testimoniare la grandezza e l’abilità dei costruttori romani sono i resti della strada di Traiano a Djerdap: la strada che gli ha reso possibile la conquista della, fino ad allora invincibile, Dacia. Una della più grandi imprese dell’antichità fu la costruzione del ponte sul Danubio. Lo ha costruito l’Imperatore Traiano negli anni 104 – 105, secondo il progetto del foamoso architetto Apollodor di Damasco. Per cellebrare questo evento, è stata scolpita un’iscrizione sulla famosa colonna di Traiano a Roma.
Iustiniana Prima
Iustiniana Prima, ovvero la Città dell’Imperatrice, è una delle più importanti città bizantine dei Balcani. Fu costruita dall’Imperatore Giustiniano, che natio del sud della Serbia, decise di costruirvi una città che avrebbe glorificato il suo nome.
Iustiniana Prima è adagiata sui pendii che vanno dalla montagna di Radan fino alla vallata di Leskovac. Il nucleo della città era costruito da tre complessi principali: l’Acropoli, la città superiore e la città inferiore. La Città dell’Imperatrice presentava un tipo di abitato costruito secondo il modello delle città orientali, mentre la soluzion abitativa adottata dalla costruzione delle insulae era di puro stampo romano.
La Città dell’Imperatrice è un eccellente esempio dell’urbanismo antico e della sua architettura. Le rovine delle fortificazioni, delle strade con i portici, delle basiliche, degli edifici pubblici e privati, dei bastioni, del sistema per rifornimento dell’acqua con acquedotto e di una grande cisterna, nonché i mosaici del pavimento degli edifici lussuosi, rivelano il volto di una città della civiltà paleobizantina, creata sulla base delle conquiste di ogni campo del periodo greco-romano.
Vinča e Lepenski Vir sul Danubio
Il sito archeologico di Vinča si trova a 14 km da Belgrado, sulla strada per Smederevo. L’abitato preistorico a Vinča risale a due fasi preistoriche: Neolitico antico e Neolitico recente. Nello strato culturale sono stati rinvenuti nove orizzonti che riguardano l’edilizia. L’abitato del primo orizzonte aveva la forma della capanna sotterranea, e negli altri otto venivano costruite case di forma quadrata. In questo sito sono state rinvenute scodelle biconiche, coppe con stelo, anfore, altari ed esempi di plastica neolitica: statuette della forma cilindrica e piatta. In base a questi reperti si può ricostruire non solo la vita a Vinča preistorica, ma anche la preistoria culturale della regione danubiana.
Il sito archeologico di Lepenski Vir si trova nella gola di Djerdap, sui terrazzamenti che scendono verso il Danubio. E’ il centro di una delle più importanti culture preistoriche. A Lepenski Vir, sono stati scoperti i resti dell’architettura sacrale dattata tra 7000 e 60000 anni avanti Cristo. L’archittetura di Lepenski Vir ha uno stile particolare. Le abitazioni hanno la forma di un ritagli circolare orlato con un tetto ripido. Nel centro del abitato si trovava una piazza spaziosa, il luogo dedicato alle attività rurali. In base alla forma e alle proporzioni delle abitazioni, si suppone che i costruttori di Lepenski Vir possedevano alcune nozioni di matematica. Intorno al focolare venivano collocate sculture di grandi pietre rotonde, che raffiguravano la forma della testa umana. Più tardi, le sculture hanno preso la forma della figura umana intera, per diventare dei veri e propri idoli.
www.nistourism.org.rs